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SOS Canone d'Affitto

10/10/2024

Come Determinare la Cifra Giusta da Richiedere

 

Se stai pensando di mettere in affitto per la prima volta un immobile, sia esso residenziale o commerciale, è naturale chiedersi quale sia il canone più appropriato. Stabilire il giusto prezzo di locazione può sembrare complicato, e spesso ci si affida ai professionisti del settore immobiliare. Tuttavia, una prima stima è possibile anche in autonomia. Scopriamo insieme come fare!

 

Punto di Partenza: Il Valore Catastale e l’IMU

 

Un primo riferimento utile per ipotizzare il canone è il valore catastale dell’immobile. Questo dato, reperibile attraverso la documentazione ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, consente di calcolare l’IMU e di stabilire un prezzo minimo. Il valore catastale si ottiene aumentando la rendita del 5% e moltiplicandola per i coefficienti catastali (115,5 per immobili residenziali con agevolazione prima casa, 126 per gli altri). Da qui, si può calcolare un canone di partenza pari al 10% della cifra ottenuta.

 

Prezzo d’Affitto e Spese Correlate

 

È fondamentale considerare tutte le spese legate all’immobile: mutuo, assicurazione, tasse, utenze e manutenzione. Ignorarle potrebbe portare a stabilire un canone troppo basso, compromettendo la sostenibilità economica dell’investimento.

 

L’Influenza della Zona

 

La posizione dell’immobile è un parametro determinante. Non è solo questione di centro o periferia, ma anche della qualità dei servizi nelle vicinanze: parchi, trasporti pubblici, scuole, ristoranti e negozi. Anche la sicurezza e la tranquillità della zona giocano un ruolo fondamentale nel determinare un canone adeguato.

 

Valutare la Qualità e le Pertinenze dell’Immobile

 

Oltre ai metri quadrati e al numero di locali, altri aspetti influenzano il canone. La classe energetica, la presenza di box o posti auto (soprattutto in zone con scarsa disponibilità di parcheggio), lo stato di manutenzione, l’anno di costruzione e l’eventuale presenza di ascensore sono fattori da considerare attentamente. Inoltre, un immobile arredato può giustificare un prezzo mensile fino al 20% più alto rispetto a uno privo di arredi.

 

Classe Energetica: Un Vantaggio per l’Affittuario

 

Una classe energetica elevata rappresenta un valore aggiunto. Un immobile energeticamente efficiente comporta bollette più basse, il che può giustificare un canone leggermente più alto. Il risparmio energetico sarà infatti apprezzato dall’inquilino come un’opportunità di risparmio a lungo termine.

 

L’Importanza del Mercato e della Flessibilità

 

Per fissare un prezzo di affitto equo, è fondamentale monitorare l’andamento del mercato e considerare eventuali fattori stagionali. Piattaforme come Wikicasa sono ottimi strumenti per ottenere una panoramica dei prezzi nella tua zona. Inoltre, la flessibilità è un elemento chiave: se inizialmente l’immobile non genera sufficiente interesse, potrebbe essere utile riconsiderare la cifra richiesta. Piccolo consiglio: prediligi cifre tonde, più facili da ricordare!

 

L’Adeguamento Annuale ISTAT

 

Non dimenticare l’adeguamento annuale dell’indice ISTAT, che può essere incluso nel contratto come clausola. Solitamente, questo viene applicato al 75%, ma in alcuni casi può arrivare al 100%.

 

Canone Libero o Concordato? Le Differenze

 

Infine, è importante conoscere le tipologie di contratto disponibili. La legge n. 431 del 1998 prevede due opzioni principali: il contratto a canone libero, che offre maggiore flessibilità, e quello a canone concordato, che può prevedere agevolazioni fiscali ma segue uno schema regolamentato dal Comune. La scelta dipende dalle tue esigenze specifiche e dall’immobile in questione.

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